A cura di Matteo Ghiringhelli FT DO

Low Back Pain e Recupero Riabilitativo con il Metodo RUSI (Rehabilitation Ultrasonographic Imaging)

Il low back pain (LBP) o dolore lombare è una delle problematiche muscoloscheletriche più comuni e debilitanti a livello globale. Questo disturbo coinvolge la parte inferiore della schiena e può manifestarsi in forma acuta, subacuta o cronica, influenzando la qualità della vita delle persone che ne soffrono.

Il trattamento del LBP prevede un approccio multidisciplinare che include fisioterapia, osteopatia, terapie manuali e fisiche, esercizi correttivi, gestione del dolore e, più recentemente, l’imaging ecografico muscoloscheletrico, in particolare il metodo RUSI (Rehabilitation Ultrasound Imaging), che sta guadagnando rilevanza per il monitoraggio e il miglioramento del recupero funzionale.

Cos’è il RUSI?

Il RUSI è una tecnica di imaging ecografico utilizzata per la valutazione funzionale fisioterapica, NON DIAGNOSTICA, per il monitoraggio dell’attività muscolare durante il percorso riabilitativo.

Questo metodo consente di visualizzare in tempo reale i muscoli implicati nella stabilizzazione della colonna vertebrale e nella postura, come il trasverso dell’addome (TA) e i muscoli paravertebrali, come il multifido.

Il RUSI permette di osservare l’attivazione, la dimensione e la simmetria di questi muscoli e i rapporti dimensionali dei questi fornendo al fisioterapista un feedback immediato sulle strategie terapeutiche da adottare.

L’importanza della valutazione ecografica del trasverso dell’addome e dei muscoli paravertebrali

Il trasverso dell’addome è un muscolo chiave per la stabilità del tronco (core stability) e della colonna lombare. La sua attivazione corretta è cruciale per ridurre il rischio di instabilità vertebrale, che può essere un fattore aggravante nel LBP

Diversi studi hanno dimostrato che i pazienti con LBP presentano un’attivazione ridotta del TA, rendendo essenziale il monitoraggio ecografico durante la riabilitazione per garantire un reclutamento ottimale di questo muscolo. Uno studio condotto da Teyhen et al. (2005) ha evidenziato come il feedback visivo ottenuto dal RUSI durante gli esercizi abbia migliorato l’attivazione muscolare del TA, contribuendo alla riduzione del dolore lombare nei pazienti con LBP.

I muscoli paravertebrali, come il multifido, sono altrettanto importanti per la stabilizzazione segmentale della colonna lombare. La valutazione ecografica del multifido consente di identificare eventuali asimmetrie o atrofie, caratteristiche comuni nei pazienti con LBP cronico. In particolare, lo studio di Hides et al. (2007) ha dimostrato che un programma di esercizi mirati al recupero del multifido, monitorato con ecografia, ha contribuito a migliorare la funzione muscolare e a ridurre il rischio di recidive del dolore.

Il RUSI per il monitoraggio e non per la diagnosi

È importante sottolineare che il RUSI non ha uno scopo diagnostico. A differenza dell’ecografia diagnostica utilizzata per identificare lesioni o patologie, il RUSI è uno strumento per monitorare l’attivazione muscolare e fornire un feedback al paziente e al terapista. Ciò consente di valutare il progresso del paziente durante la riabilitazione e di intervenire tempestivamente per correggere eventuali deficit di attivazione muscolare.

Benefici del metodo RUSI nel percorso riabilitativo

  1. Valutazione oggettiva dell’attivazione muscolare: Il RUSI fornisce un feedback visivo in tempo reale che permette di osservare come e quanto un muscolo si attiva durante un esercizio riabilitativo. Questo è cruciale per assicurare che l’attivazione del TA e dei muscoli paravertebrali avvenga correttamente, riducendo il rischio di ulteriori lesioni o di un recupero inefficace.
  2. Monitoraggio continuo e adattamento del trattamento: La possibilità di monitorare la risposta muscolare consente al fisioterapista di modificare il programma riabilitativo in base alle risposte del paziente, rendendo il trattamento più personalizzato e mirato.
  3. Prevenzione delle recidive: L’atrofia e la disfunzione del TA e del multifido sono fattori predisponenti per la ricorrenza del LBP. Il monitoraggio ecografico di questi muscoli durante la riabilitazione può aiutare a prevenire il ripresentarsi del dolore una volta completato il trattamento

Evidenze scientifiche a supporto del RUSI

Uno studio di Hides et al. (2007) ha esaminato l’uso dell’ecografia muscoloscheletrica per valutare i muscoli paravertebrali in soggetti con LBP, trovando che l’atrofia del multifido era significativamente ridotta nei pazienti che hanno utilizzato il RUSI come parte del loro percorso riabilitativo. Questo dimostra l’efficacia del metodo non solo nel migliorare la funzione muscolare, ma anche nella riduzione del dolore.

In un’altra revisione sistematica condotta da Wong et al. (2020), è emerso che il RUSI rappresenta uno strumento efficace per monitorare la riattivazione muscolare del TA e del multifido in pazienti con LBP cronico, contribuendo a migliorare gli esiti a lungo termine.

Come viene eseguita la tecnica di valutazione ecografica RUSI

La tecnica RUSI viene eseguita utilizzando un dispositivo ecografico che permette al fisioterapista o al medico di visualizzare i muscoli in tempo reale durante la contrazione muscolare.

Ecco come viene condotta:

  1. Preparazione del paziente: Il paziente viene posizionato in una postura corretta, spesso supina o prona, a seconda del muscolo da valutare. Per il trasverso dell’addome, il paziente è solitamente in posizione supina.
  2. Applicazione del gel: Viene applicato un gel ecografico sulla pelle sopra la zona di interesse per migliorare la conduzione degli ultrasuoni.
  3. Posizionamento della sonda: La sonda ecografica viene posizionata sulla parete addominale o sulla schiena, a seconda del muscolo che si vuole osservare. Per valutare il trasverso dell’addome, la sonda viene posta sulla parte laterale dell’addome inferiore, vicino alla spina iliaca anteriore superiore. Per i muscoli paravertebrali come il multifido, la sonda viene posizionata lungo la colonna lombare.
  4. Visualizzazione dei muscoli: L’ecografo visualizza la struttura muscolare in tempo reale. Durante l’esecuzione di specifici esercizi di contrazione, come il “draw-in maneuver” (contrazione del TA), il clinico può osservare se il muscolo si contrae correttamente. Lo stesso vale per il multifido, dove l’attivazione durante gli esercizi di estensione o stabilizzazione viene monitorata.
  5. Misurazione della variazione dello spessore muscolare: La tecnica RUSI consente di misurare lo spessore muscolare in condizioni di riposo e contrazione, valutando l’incremento di attivazione durante l’esercizio. Questo fornisce dati utili per modificare o proseguire il piano riabilitativo.

Conclusioni

Il metodo RUSI rappresenta un’opzione preziosa per il monitoraggio del trasverso dell’addome e dei muscoli paravertebrali durante il percorso riabilitativo per il low back pain. Sebbene non abbia uno scopo diagnostico, il RUSI consente di valutare e migliorare l’attivazione muscolare, ottimizzando il recupero e prevenendo recidive.

Le evidenze scientifiche confermano l’importanza di questa tecnica per migliorare gli esiti funzionali nei pazienti con LBP.

Bibliografia

  1. Teyhen DS, Gill NW, Whittaker JL, Henry SM, Hides JA, Hodges PW. (2005). Rehabilitative ultrasound imaging of the abdominal muscles. Journal of Orthopaedic & Sports Physical Therapy, 35(3), 127-129. DOI: 10.2519/jospt.2005.35.3.127
  2. Ferreira PH, Ferreira ML, Maher CG, Herbert RD, Refshauge K. (2004). Effect of stabilization exercise on multifidus muscle cross-sectional area in patients with low back pain: a systematic review. Physical Therapy, 84(9), 832-840. DOI: 10.1093/ptj/84.9.832
  3. Hides JA, Jull GA, Richardson CA. (2001). Long-term effects of specific stabilizing exercises for first-episode low back pain. Spine (Phila Pa 1976), 26(11), E243-E248. DOI: 10.1097/00007632-200106010-00004
  4. Hides JA, Stokes MJ, Saide M, Jull GA, Cooper DH. (2007). Evidence of lumbar multifidus muscle wasting ipsilateral to symptoms in patients with acute/subacute low back pain. Spine, 19(2), 165-172. DOI: 10.1097/00007632-200701000-00014
  5. Wong AY, Parent EC, Funabashi M, Stanton TR, Kawchuk GN. (2020). Do changes in transversus abdominis and lumbar multifidus during conservative management of low back pain correlate with clinical outcomes? A systematic review. Musculoskeletal Science and Practice, 47, 102123. DOI: 10.1016/j.msksp.2020.102123